Scuola, dirigente Istituto Fermi: percentuale studenti a distanza

Piccolo gruppo appartenente a classi seconde,terze e quarte

Moduli orari da 60 minuti con regolare lezione per la prima ora dalle 8.15 alle 9.15 e così fino all’ultima campanella. Sparisce la classica ricreazione per far posto a due pause didattiche da 15 minuti. È la scuola 2020/2021, che nel primo giorno molti studenti calabresi si sono trovati davanti, rimodulata a causa dell’emergenza Covid.
“Siamo stanchi ma soddisfatti – ha sostenuto poco dopo il trillo della prima campanella Teresa Agosto, dirigente dell’istituto Fermi di Catanzaro – nonostante tutti gli ostacoli siamo riusciti ad aprire e spero che tutto vada bene”. La dirigente ha spiegato anche il motivo delle due pause didattiche, applicate anche all’interno dei suoi istituti.

“Abbiamo una piccola percentuale – ha aggiunto – di studenti intermedi a distanza. Questi ragazzi delle seconde, terze e quarte, come videoterminalisti, secondo la normativa vigente devono fare una pausa ogni due ore. Pause in cui i ragazzi stanno in classe a consumare la merenda e vanno ai servizi osservando il protocollo di sicurezza”.
Le scuole hanno adottato questo metodo per le classi intermedie quando il numero degli alunni supera quelli previsti per le misure di sicurezza, in base alla metratura delle aule.
In questo caso una piccola percentuale di studenti seguirà le lezioni a distanza e si alternerà ogni settimana con i compagni.
“Distanza – ha sottolineato ancora la dirigente del Fermi – non asincrona, ma sincrona. Loro sono collegati con la classe e interagiscono con tutti. Sono semplicemente presenti in modo virtuale”.
Il liceo Fermi, questa mattina, ha anche inaugurato le aule che sono state assegnate alla scuola, per sopperire alla mancanza di spazio a causa del numero di iscritti, e che si trovano al “Pacioli”, l’Istituto tecnico commerciale per il quale ieri il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo ha disposto la chiusura. “Noi – ha spiegato Agosto – abbiamo avuto il secondo piano del Pacioli che è finito. Non c’era motivo per non cominciare. I ragazzi sono entrati regolarmente anche perché tutto quello che è lì, materiale didattico, laboratori, lavagne, monitor touch, appartiene al Fermi, per questo oggi per noi, anche se è fisicamente nell’Istituto Pacioli che si tengono le lezioni, è stato possibile entrare nelle aule”.