Le musiche di Aladin nello spettacolo della parrocchia S. Anna

Presenti i giovani ospiti del Centro Diurno “Daniela” e della Casa di riposo “Maria Natalina” gestiti da Fondazione Città Solidale

“Ora vieni con me, verso un mondo d’incanto…” ed è proprio nel meraviglioso mondo delle favole che i giovani della Parrocchia Sant’Anna di Catanzaro Lido con il parroco Don Antonio Scicchitano hanno condotto gli ospiti del Centro Diurno “Daniela” e della Casa di riposo “Maria Natalina”, gestiti da Fondazione Città Solidale. I ragazzi, guidati magistralmente da Simona Procopio hanno riproposto il musical di Aladin per allietare le festività natalizie degli ospiti delle strutture, inaugurate poco più di un anno fa.

Un pubblico eterogeneo, attento e soprattutto emozionato nel vedere quelle giovani vite che hanno messo a disposizione i loro talenti e che soprattutto attraverso la musica e la danza sono riusciti in poco tempo ad abbattere le barriere e a trovare un efficace canale di comunicazione. Apprezzamenti non solo per Aladin e Jasmine, interpretati da Lorenzo Agosto e Silvia Paonessa, ma anche per un acrobatico Genio, Mirko Sinopoli, e per tutte le ragazze protagoniste del corpo di ballo, Agnese, Alessia, Marika, Paola, Ilaria e Serena e la piccola Amalia.

Ad iniziare la mattinata lo staff di Padre Piero Puglisi che ha accolto e ringraziato i giovani e la parrocchia per il servizio che hanno voluto regalare in questi giorni di festa, poi un piccolo momento di preghiera guidato da Don Antonio Scicchitano e il ringraziamento di Simona Procopio a questi giovani ragazzi che si impegnano e che dedicano del tempo alle persone fragili e che fanno rivalutare l’immagine di quella generazione di ragazzi, nativi digitali, che preferiscono le relazioni virtuali a quelle più profonde ed umane caratterizzate dall’incontro.

Subito dopo il racconto della storia d’amore tra Aladin e Jasmine, i giovani si sono intrattenuti con gli ospiti dei centri di Città Solidale per un momento di festa all’insegna della gioia di stare insieme e di quell’amore più grande rappresentato dall’unione delle diversità che insieme hanno saputo suonare le note dell’inclusione e della bellezza della vita nonostante tutto.