Un autogol condanna il Catanzaro. La Reggiana espugna il Ceravolo. La puntata di Studio giallorosso fotogallery segui la diretta

Si ferma dopo sette risultati serie positiva dei giallorossi

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Catanzaro – Reggiana 0-1

(0-1 primo tempo)

Marcatori: 13’ pt Fulignati (autogol) (C)

Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Situm, Brighenti, Scognamillo, Veroli (32’ st Oliveri); D’Andrea (22’ st Brignola), Petriccione (32’ st Sounas), Pompetti, Vandeputte; Ambrosino (1’ st Biasci), Iemmello (38’ st Donnarumma)
A disposizione: Sala, Antonini, Verna, Stoppa, Pontisso, Krajnc, Miranda
Allenatore: Vivarini

Reggiana (3-4-2-1): Satalino; Szyminski, Rozzio, Marcandalli (41’ st Libutti); Fiamozzi, Kabashi, Bianco, Pierangelo (49’ st Pajac); Portanova (25’ st Melegoni), Girma (25’ st Varela), Gondo (25’ st Pettinari)
A disposizione: Sposito, Motta, Cigarini, Reinhart, Okwonkwo, Blanco, Antiste
Allenatore: Nesta

Arbitro: Bonacina
Assistenti: Mondin – Nieda
Quarto uomo: Renzi
Var: Meraviglia
AVar: Paganesi

Recupero: 2‘ pt, 5‘ st
Angoli: cinque Catanzaro, due Reggiana
Ammoniti: 14’ pt Veroli (C), 13’ st Bianco (R), 35’ st Brighenti (C)

Spettatori: 9632 (paganti +abbonati)

Il verdetto è lo stesso dell’andata: Reggiana vittoriosa, Catanzaro sconfitto a sorpresa. Pure le modalità con cui è andato cristallizzandosi il risultato sembrano pressoché identiche a quelle che portarono allo scivolone dello scorso boxing day – poca incisività giallorossa davanti e ferrea compattezza granata dietro – ma è consistente questa volta anche una farcitura di sfortuna. Perché se quella conclusione di Girma, dopo aver sbattuto sul palo, non fosse poi carambolata sulla schiena di Fulignati e di lì in rete probabilmente lo sviluppo della gara sarebbe stato differente per Iemmello e compagni che al “Ceravolo”, questo pomeriggio, sono incappati in una giornata nera cedendo il passo all’avversario al termine di novanta minuti complicati. Bravo Nesta ad imbrigliare tatticamente l’undici di casa dopo aver trovato il vantaggio; per le aquile il rammarico di aver aperto la batteria d’offesa solo sui titoli di coda. In maniera vana.

CRONACA – Vivarini rilancia lo stesso undici di Cosenza confermando la fiducia a D’Andrea sul versante destro e ad Ambrosino come spalla di Iemmello davanti; dall’altra parte invece il ballottaggio tra Kabashi e Cigarini viene vinto dal primo con la fase offensiva delegata tutta a Gondo unica punta e al tandem Portanova-Girma sulla trequarti. Sugli spalti 9632 spettatori con circa 250 supporters ospiti; all’ingresso degli ultras giallorossi nel loro settore – dopo i fatti di Cosenza – gli applausi di tutto lo stadio.

Primo tempo – Parte forte il Catanzaro con un baricentro subito alto e la solita lucidità nel palleggio a centrocampo; a sorpresa però sono i granata a rompere gli equilibri con la conclusione di Girma – assist a rimorchio di Bianco dalla sinistra – che al dodicesimo prima incoccia il palo, poi sbatte contro la schiena di Fulignati finendo nel sacco per lo zero a uno. L’inizio si trasforma dunque in una salita per gli uomini di Vivarini. Che comunque trascorreranno l’intera frazione in proiezione offensiva alla ricerca della rete del pareggio. Al ventesimo è un tiro a giro di D’Andrea con tocco involontario di Scognamillo ad alzare la tensione dalle parti di Satalino; due minuti dopo – su cross di Situm – Iemmello si coordina per la rovesciata ma la traiettoria è centrale ed il portiere reggiano blocca. I giallorossi mantengono saldamente le redini della manovra ma qualche volta prestano il fianco anche alle ripartenze ospiti: al quarantunesimo Girma da destra potrebbe tirare ma preferisce servire Gondo al centro – l’ivoriano non segue l’intuizione del compagno e l’occasione sfuma – poi nel recupero una staffilata di Bianco dalla distanza con rimbalzo sul terreno obbliga Fulignati all’intervento in respinta.

Secondo tempo – Per cercare di raddrizzarla nella ripresa Vivarini inserisce Biasci – fuori Ambrosino – ma è una mossa che non paga troppo anche per l’atteggiamento della Reggiana decisa a non permettere nemmeno un’imbucata nella propria area. Al minuto cinquantatre il toscano ci prova dalla distanza – palla alta – poi passata l’ora di gioco dosa male l’apertura che avrebbe potuto indirizzare Iemmello solitario davanti a Satalino. Le difficoltà ci sono per le aquile che sulle linee strette granata sbattono a ripetizione e al sessantacinquesimo giocano male la chance di un calcio piazzato decentrato con Vandeputte; qualcosa di nuovo servirebbe per rivitalizzare l’iniziativa: dalla panchina per questo si alza Brignola – out un positivo D’Andrea – ma nemmeno questa mossa sembra sortire gli effetti sperati. Solo nel forcing finale il Catanzaro andrà davvero vicino al pareggio e a creare i presupposti saranno le ultime pedine di rinforzo: Oliveri, Sounas e Donnarumma spediti nell’arena al posto di Veroli, Petriccione e Iemmello. Con due sventolone da fuori area l’esterno mette a dura prova i riflessi di Satalino che successivamente avrà bisogno dell’assistenza di Pieragnolo per mantenere inviolata la porta e sventare l’assalto aereo giallorosso con Biasci e Donnarumma. Sul successivo corner i padroni di casa invocano il rigore per un presunto tocco di mano in area di Fiammozzi: Bonacina e var però non sono d’accordo e facendo proseguire daranno il “la” alla festa ospite. Catanzaro battuto ma salutato comunque dagli applausi della sua gente: il credito accumulato in questa stagione – anche dopo l’ultimo derby – è talmente alto da far accettare di buon grado anche gli incidenti di percorso.

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