Tra Catanzaro e Cremonese uno 0-0 combattuto e intenso. La puntata di Studio giallorosso fotogallery

Occasione da ambo le parti, quella ghiotta di Stroppa allo scadere lascia l'amaro in bocca. Alla fine un punto e applausi per tutti

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    CATANZARO-CREMONESE 0-0

    CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Antonini, Veroli; Sounas (30’st Pompetti), Petriccione (30’st Stoppa), Pontisso (13’st Ghion), Vandeputte (44’st Brighenti); Iemmello, Ambrosino (13’st Biasci). All. Vivarini. A disp: Sala, Borrelli, Brignola, Biasci, Krajnc, Oliveri, Miranda, Donnarumma.

    CREMONESE (3-5-2): Saro; Antov, Ravanelli (13’st Lochoshvili), Bianchetti; Zanimacchia (30’st Buonaiuto), Pickel, Castagnetti, Johnsen (39’st Falletti), Sernicola; Vazquez (30’st Ghiglione), Tsadjout (39’st Coda). All. Stroppa. A disp:Livieri, Marrone, Ciofani, Buonaiuto, Afena-Gyan, Abrego, Quagliata, Majer.

    Arbitro: Dionisi di L’Aquila. Assistenti: Penna – Politi. Quarto Ufficiale: Frascaro. VAR: Meraviglia. AVAR: Pagnotta

    Una gara combattuta, una sfida bella dal punto di vista stilistico ed intensa su quello temperamentale. Non si può dire che Catanzaro e Cremonese non se la siano giocata a viso aperto questo pomeriggio al “Ceravolo” incrociando le spade per bene ed offrendo un gustoso aperitivo di playoff. Il risultato alla fine è stato uguale a quello dell’andata: zero a zero. Al termine gli applausi convinti dei dodicimila sugli spalti.

    CRONACA – Ambrosino vince il ballottaggio con Biasci davanti: a lui Vivarini si affida per sfondare confermando per il resto la stessa spina dorsale di Modena con Antonini dietro e Pontisso in mediana. Stroppa risponde escludendo in partenza Coda e Falletti: i terminali del 3-5-2 grigiorosso sono a sorpresa Tsadjout e Vazquez, a Castagnetti l’onere del supporto.

    Primo tempo – La fase di studio dura praticamente nulla: sin da subito le due squadre si affrontano a viso aperto rispettando in pieno le aspettative di spettacolo della vigilia. In particolare il Catanzaro dimostra di avere lucidità e gamba in avvio: al secondo un contropiede innescato da Ambrosino si inceppa sul più bello per un errore di dosaggio nel servizio di Vandeputte, poco dopo lo stesso belga – lanciato da Iemmello – colpisce l’esterno della rete dopo aver superato in dribbling Saro. La prima reazione della Cremonese è una girata di Johnsen larga su assist di Vazquez ma è soprattutto dopo la mezz’ora che i grigiorossi si fanno pericolosi con una botta di Pickel su cui Fulignati risponde d’istinto con una mano. Entusiasmante la cavalcata di Ambrosino da una parte all’altra del campo al trentacinquesimo – la conclusione del napoletano è intelligente sul secondo palo ma termina larga – la chiusura però è tutta degli di Stroppa che approfittano di una palla persa da Vandeputte davanti al limite dell’area e con Johnsen sparano ancora non trovando lo specchio per un soffio.

    Secondo tempo – La ripresa si apre con un brivido ed una tegola per i giallorossi che prima vedono la palla sbattere sulla traversa su conclusione di Castagnetti poi perdono Ambrosino per infortunio: Vivarini lo sostituisce con Biasci e nello stesso slot lancia anche Ghion – fuori Pontisso – riproponendo in campo l’esperimento degli ultimi giorni a Giovino ovvero la cabina di regia tutta qualità divisa tra il mantovano e Petriccione. Aquile pericolose al sessantesimo con la discesa di Vandeputte ed il piattone di Biasci murato dalla difesa lombarda; ancora di più al minuto settantadue con Iemmello rapace sulla scivolata di Lochoshvili ma incapace di battere a rete con la dovuta forza.
    Le mosse del forcing giallorosso sono Stoppa e Pompetti per Petriccione e Sounas: a dieci dalla fine Vandeputte incoccia il palo pieno dopo aver fatto sedere la difesa in area – per Dionisi era in offside – poi al novantesimo suonato l’ex Sampdoria appena entrato spreca un rigore in movimento graziando Saro con un piatto debole ed impreciso. Qui di fatto si chiude la contesa: un punto per uno ed applausi per tutti.

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