Semifinale playoff secondo atto, Catanzaro a Cremona per l’impresa o almeno per non avere rimpianti

Tutto parrebbe andare a favore dei grigiorossi ma almeno cinquemila supporter delle Aquile grideranno che non è finita che finchè non è finita. Situm potrebbe tornare dall'inizio

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    Fare all-in, mettere sul piatto tutto ciò che si ha per tentare di far saltare il banco o nella peggiore delle ipotesi arrivare in fondo senza alcun rimpianto. La strategia del Catanzaro è logicamente chiara: a Cremona sarà già di per sé una finale, dunque non ci sarà da risparmiarsi o da pensare troppo ma solo da andare all’assalto con il coltello tra i denti ed il cuore in mano. Tutto parrebbe andare a favore dei grigiorossi: dal risultato dell’andata – che li porrà inevitabilmente nella condizione di poter contare su due risultati utili su tre – alle statistiche dei precedenti – che mai in passato hanno visto le aquile sorridere allo “Zini”; Iemmello e compagni però sono una banda avvezza alle grandi imprese, alle missioni sulla carta impossibili poi risolte in scioltezza, e quella di domani – calcio d’inizio ore 20.30 – sarà la più grande, la più bella ed affasciante, sfida di sempre per loro. In palio c’è l’ultimo atto degli spareggi, quello che deciderà la promozione in A: al grido di “non è finita finché non è finita”, con il supporto di qualcosa come cinquemila tifosi al seguito, si proverà a mantenere in vita il sogno.

    QUI GIALLOROSSI – Già dalla partenza o a gara in corso è il dilemma che Vivarini sarà chiamato a sciogliere nelle prossime ore riguardo le posizioni di Situm – rientrato nelle disponibilità ma chiaramente non al top dopo l’infortunio – e Brignola – determinante sia contro il Brescia che contro i grigiorossi all’andata e dato tra i più in palla anche in settimana. Da questa doppia scelta dipenderà il volto della corsia di destra per il Catanzaro: qualora si optasse per conservare le carte più offensive, Oliveri e Sounas sarebbero le alternative sullo scacchiere; il resto dell’undici non dovrebbe invece vedere variazioni sostanziali con solo il quotato rientro di Veroli dal primo minuto sulla sinistra nel quartetto di difesa.

    QUI GRIGIOROSSI – Un pizzico più distesa per quanto già detto la vigilia di casa Cremonese. «Lunedì ho detto che ci aspettava il primo tempo, adesso andiamo a disputare il secondo con tutte le buone premesse che ci possono essere – sono state le parole di Stroppa – Riguardo la formazione di partenza non ci sono trucchi, abbiamo provato diverse cose e qualche dubbio lo teniamo fino a domani». In particolare è tra attacco e mediana che si concentrano le incertezze: il rientrante Collocolo si gioca il posto con Pickel, Tsadjout davanti fa lo stesso con Falletti, e sorprendentemente – nonostante l’indicazione di Coda titolare promesso fatta dallo stesso allenatore nell’immediato post gara dell’andata – non pare chiuso il discorso prima punta con Ciofani scalpitante dopo il gol e l’ottima prestazione del “Ceravolo”. Altra questione: il lato ambientale con la presenza massiccia di tifosi giallorossi sulle gradinate dello “Zini” che una piccola chiamata alle armi dall’altra parte la fa fare. «Dopo aver raddoppiato, lo stadio ha applaudito il Catanzaro come a dire: la Cremonese è troppo forte, ma siete stati bravissimi ad arrivare fin qui o almeno è la sensazione che ho avuto in quel momento – il suo commento – Quell’episodio ha galvanizzato squadra e pubblico e c’è stata una spinta impressionante, che forse è stata determinante. Mi aspetto questo dai nostri, domani a maggior ragione perché si dovrà spingere tutti insieme».

    NUMERI – “Zini”, come detto, fortino inespugnabile in passato: solo sei pareggi strappati dalle aquile in tredici precedenti – l’ultimo a reti bianche proprio nell’agosto scorso (0-0) – con il successo più recente dei padroni di casa risalente invece al settembre 2005 (2-0, Prisciandaro e Carparelli). Arbitro della sfida di domani sarà il signor Mariani di Aprilia – lo stesso della fresca trasferta giallorossa a Bari di questo campionato (2-2) – con Imperiale e Scatragli assistenti, Ayroldi quarto ufficiale, Mazzoleni e Paganessi al var.

    CREMONESE (3-5-2): Saro; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia, Vazquez, Castagnetti, Collocolo, Quagliata; Coda, Tsadjout. All. Stroppa.

    CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Antoni, Veroli; Sounas, Petriccione, Pontisso, Vandeputte; Iemmello, Biasci. All. Vivarini.

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