Gutenberg 14 dai banchi di scuola invade le città per valorizzare la lettura

Tra gli ospiti Roberto Satolli che con Gino Strada ha scritto "Zona Rossa" e la filosofa e deputato Michela Marzano

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    Una giornata intensa quella della Fiera del Libro Gutenberg che dai banchi delle scuole calabresi si apre sempre di più al territorio affermandosi quale esempio positivo di confronto e occasione di crescita per i più giovani. Particolarmente significativo, tra i numerosi incontri odierni a Catanzaro, è stato il contributo del medico e giornalista Roberto Satolli che, agli studenti dell’Itis Scalfaro, ha raccontato il lavoro scritto a quattro mani con Gino Strada, dal titolo “Zona rossa”, reportage sulla terribile epidemia dell’Ebola, che ha recentemente dilaniato la Sierra Leone, già tragicamente martoriato dalla povertà e dai diversi conflitti. L’autore ha spiegato il suo punto di vista sulle ingiustizie di un mondo diviso tra chi può curarsi e chi no, tra chi gestisce l’emergenza in maniera burocratica e chi lavora in prima linea per i soccorsi, tra chi agisce in nome della vera solidarietà e chi investe nei paesi della fame solo per il profitto. “Mi ha stupito – ha commentato Satolli – la consapevolezza dimostrata dagli studenti che arrivano già preparati agli incontri del Gutenberg e con le loro domande esprimono il bisogno di verità”. La filosofa e deputato Michela Marzano con il libro “Papà, mamma e gender” è, invece, intervenuta sulle questioni relative alle discriminazioni e violenze contro le donne e le persone omosessuali e transessuali, spiegando la genesi dell’idea di gender e decostruendo le letture offerte da alcune associazioni religiose. “Gutenberg è un progetto utile per costruire i cittadini di domani – ha commentato – e aiutarli a formare uno spirito critico. Un’occasione importante per imparare a combattere i demoni del presente che sono tutti gli stereotipi rispetto ai quali bisogna alimentare nuovi orizzonti di speranza”. La sala tricolore della Prefettura ha ospitato l’incontro con lo storico Guido Crainz – introdotto dai saluti del prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, del presidente dell’associazione Gutenberg, Armando Vitale, e del dirigente scolastico del Liceo Classico Galluppi, Elena De Filippis – che ha preso spunto dal suo volume “Storia della Repubblica” per raccontare, a settant’anni dal voto alle donne, il lungo cammino dell’emancipazione femminile in Italia caratterizzato da “una faticosa applicazione della Carta costituzionale”. In serata il Supercinema è stata la location del dibattito che ha seguito la proiezione del docufilm “Magna Graecia/Europa impari”, alla presenza degli autori Anita Lamanna e Erwan Kerzanet, ritratto dal Sud Europa e dalla Calabria in tempo di crisi ispirato a “Conversazioni in Sicilia” di Elio Vittorini. Una pellicola che racconta storie di resistenza e dignità sullo sfondo dello Ionio testimoniando la complessità della nostra epoca. Il ricco programma odierno era iniziato in mattinata con la giornalista, inviata nel Darfur, Antonella Napoli che ha ripercorso la storia di Meriam Ibrahim Ishag, la giovane sudanese di religione cristiana che fu arrestata da un tribunale di Karthoum perché denunciata per apostasia e, avendo rifiutato di abiurare, fu condannata alla morte per impiccagione. Tra gli altri ospiti, Raffaele Mantegazza, pedagogista dell’Università Milano Bicocca, si è rivolto agli studenti per un interessante confronto generazionale, evidenziando i loro comportamenti negativi, ma parlando anche ai professori che ancora credono alla missione di educatori. All’insegna dell’integrazione dei saperi, si è discusso anche degli “universi del fantastico” in videoconferenza con l’anglista Bruna Mancini, mentre il saggista Gianmarco Pisa con “La pagina in comune” ha presentato il suo lavoro di ricerca nella memoria come base per i processi di trasformazione sociale necessari per costruire la pace dopo un conflitto; Emanuela Costanzo ha discusso con gli studenti dell’IIs Petrucci-Ferraris-Maresca della sua storia tutta catanzarese “Nido di aquile”; l’antichista Maria Pia Pattoni ha, invece, illustrato i suoi ultimi studi su Prometeo nei testi letterari greci e latini e gli sviluppi del mito in età moderna.

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