A Catanzaro il primo congresso per infermieri di sala operatoria

Percorsi, strumenti e metodologie a confronto. Scienza, tecnica e umanità nella due giorni organizzata da Ipasvi Catanzaro 

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    Due giorni intensi di lavori a illustrare percorsi, strumenti, metodologie, esperienze a confronto nella sede dell’Aliseo conference center, dove si è tenuto il primo congresso per infermieri di sala operatoria, organizzato dal collegio Ipasvi d Catanzaro. Tra i risultati più importanti dei due giorni di lavori, la nascita di una società scientifica, la sezione calabrese dell’Associazione italiana camera operatoria, (Aico), che animerà ulteriormente il dibattito culturale all’interno della categoria professionale.

     Scienza, tecnica e grande umanità che si coniugano nel lavoro delle sale operatorie sono venute fuori a partire dalla lezione magistrale del professore Edoardo Manzoni, direttore dell’istituto Palazzolo di Bergamo, dall’illuminante titolo: ‘L’attimo come luogo di salvezza, la comunicazione in sala operatoria,’ a proseguire con il video e l’intervento ‘Ti accompagno in sala operatoria’ dell’infermiere del blocco operatorio Giorgio Versea, gli studi e le analisi di tanti dei numerosi infermieri con competenze specifiche di sala operatoria dell’ospedale Pugliese Ciaccio e dell’azienda ospedaliero universitaria Mater Domini. Ancora, con l’esperienza comparata della Toscana e l’intervento di Francesco Venneri, dirigente medico Linea Emergenza chirurgica azienda sanitaria Toscana centro, insieme agli interventi di dirigenti medici che ricoprono ruoli di direttori nell’ospedale, come il dottore Aidala, Chirurgia generale,  Claudio Ceccotti di Neuroscienze, Mario Verre, direttore del dipartimento Emergenza urgenza accettazione e dell’unità operativa complessa di Anestesia, Rianimazione e terapia intensiva e con la presenza straordinaria del dottor Ermenegildo Santangelo, professore di Anestesia e Rianimazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Hanno portato i loro saluti il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio Giuseppe Panella, il direttore della struttura complessa Area programmazione e controllo Sergio Petrillo e da Catania il coordinatore infermieristico di Chirurgia generale Giovanni Lo Giudice, il presidente nazionale di Aico Salvatore Casarano e la segretaria nazionale Elena Melis.  

    ‘Fate un lavoro molto duro e molto qualificato di cui io vi ringrazio profondamente’ ha detto il direttore Verre, così come  il ruolo dell’infermiere ‘nella sua veste sempre più specializzata di grande professionista’ è stato sottolineato dal professore Santangelo mentre, a fare da filo conduttore di due giorni intensi di interventi, approfondimenti tematici è stato il concetto di lavoro di squadra.

     Che si è rivelato, per il blocco operatorio dell’azienda Pugliese Ciaccio, una carta vincente di anni di successi iniziato con la riorganizzazione del blocco operatorio voluto dalla dottoressa Elga Rizzo insieme alla nascita di un centro di sterilizzazione organizzato e gestito dal personale infermieristico, che ha valorizzato la crescita professionale in un vero e proprio processo messo in atto per la sicurezza delle cure del paziente e degli operatori. 

    ‘Sono orgogliosa – ha detto il presidente del collegio Ipasvi Concetta Genovese di fronte ad una sala gremita – di avere organizzato questi due giorni di lavori, orgogliosa sia come presidente Ipasvi che come infermiera. La formazione, la cultura e lo studio sono quel valore aggiunto che ci guida per fare sempre meglio la professione infermieristica, con competenza, spirito di servizio, responsabilità e la salute del paziente prima di tutto. Una formazione che va a scandagliare anche settori precisi, in questo caso quello del blocco operatorio’.

    Nato nel 2011 nell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, il nuovo blocco operatorio, guidato dalla dottoressa Adele Nania, dirigente medico di Anestesia e Rianimazione, e dalla coordinatrice infermieristica, Maria Rosaria Costantino, mette insieme tutte le sale operatorie delle diverse specialità chirurgiche, otto in tutto, dell’ospedale Pugliese Ciaccio. Il blocco, inoltre, con l’area Donazioni e trapianti coordinata dal dirigente medico Elisabetta Macrina, ha eseguito oltre 50 donazioni di organi in tutta Italia . La dottoressa Adele Nania nel suo intervento ‘Anestesisti ed infermieri a confronto: come i ruoli si intersecano’ ha messo in rilievo la necessità, che nel blocco operatorio di Catanzaro ben si realizza, del lavoro di squadra e ha parlato degli infermieri come ‘vera ricchezza e patrimonio dell’azienda’, figura professionale che meriterebbe ulteriori riconoscimenti.  

    La coordinatrice infermieristica del blocco, Maria Rosaria Costantino ha sottolineato la grande passione e l’entusiasmo che tutti i giorni animano l’attività delle sale chirurgiche, ma anche le criticità, a partire dalla scarsa dotazione organica, che non consente tra l’altro di attivare la sala risveglio, per il post operatorio, di cui il blocco è già dotato e i cui effetti benefici si erano già sperimentati alla fondazione Campanella.

    La testimonianza di una paziente, che fa parte di Acmo, l’associazione che si prende cura dei malati oncologici, che ha creato profonda  commozione. ‘Oggi sono guarita – ha detto la signora – non mi è mai mancato nel percorso di cura l’affetto il sorriso di medici e infermieri, ma ho visto tutta la loro fatica, giorno e notte, correndo nelle corsie, io li chiamo maratoneti’.

    Inoltre, non ultimo per importanza, l’infermiera Francesca Alacre ha ricevuto dall’Acmo il premio calabrese ‘Il dono dell’umanità’ con queste motivazioni: ‘per la sua disponibilità, affidabilità, efficienza, moralità, ricchezza d’animo e capacità istintiva di relazione umana’. 

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