Coronavirus: Sileri a Catanzaro, prima tappa ospedale, poi Gratteri e Cittadella

Per la Calabria le priorità sono la disponibilità di tamponi e di dispositivi dispositivi di protezione per gli operatori sanitari. "L'emergenza dà l'occasione, nel dramma, di rafforzare subito molte cose che non vanno"

Carenza di tamponi e di dispositivi di protezione individuale. Sono le principali criticità che interessano il sistema sanitario calabrese, che complessivamente sta reggendo l’impatto dell’emergenza coronavirus. Garantire al più presto la disponibilità di test e mascherine è il principale impegno assunto  dal vice ministro della salute Pierpaolo Sileri che ha visitato l’ospedale Pugliese  accompagnato dal commissario alla sanità Saverio Cotticelli, dal commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Giuseppe Zuccatelli e dal direttore sanitario di presidio Gianluca Raffaele. 

sileri

Sileri è arrivato a Catanzaro per fare un punto della situazione sulle misure messe in campo a livello regionale per affrontare l’emergenza coronavirus.

“Non è un sopralluogo – ha commentato Sileri appena arrivato al Pugliese –  è semplicemente un essere presenti per capire ciò che viene fatto, ascoltare le necessità per riportarle al centro, a Roma, per cercare di migliorare quello che dev’essere migliorato nell’emergenza. La mia visita è proprio per ascoltare direttamente quelle che sono le necessità. Ora vengono pubblicate on line le forniture, le carenze che ci sono state in tutt’Italia, non solo in Calabria”.

PRIORITA’  TAMPONI E MASCHERINE

“E’ chiaro – ha spiegato  Sileri- che la gran parte del materiale è stato dirottato al Nord, dove c’è stata, a differenza del Centro-Sud, un’ondata spaventosa e quindi la necessità lì è stata davvero immediata. Certamente – ha sostenuto il viceministro della Salute – le cose più importanti nell’immediato devono essere anzitutto i tamponi: l’ondata nel Centro-Sud non è avvenuta come nel Nord, questo grazie alle misure di contenimento e di distanza che non hanno consentito la diffusione, ma qui credo che nell’immediato servano dispositivi per proteggere coloro che lavorano, soprattutto a livello sanitario, e tamponi per verificare i contagi, e poi – ha rilevato Sileri – è chiaro che servono i respiratori e il tutto il resto. Nell’immediatezza, comunque, proteggere gli operatori e i lavoratori è essenziale”.

ORGOGLIO AVER CURATO PAZIENTI DEL NORD

“Ho visto l’ospedale di Catanzaro e come è organizzato, e devo dire che è un’ottima organizzazione”, ha detto Sileri. “So che hanno trattato due pazienti intubati venuti da Bergamo, quindi è un orgoglio l’aver salvato la vita a due pazienti che venivano dal Nord”.

IL COMMISSARIAMENTO

Ai giornalisti che gli hanno chiesto se la sanità in Calabria, oggi commissariata, tornerà in capo alla Regione, Sileri ha risposto: “In questo momento dobbiamo vincere la battaglia contro il Coronavirus. Serve maggior dialogo e coesione. I nodi vengono al pettine e devono essere sciolti e rimossi. Io sono qui – ha specificato il viceministro – per capire come possiamo ulteriormente migliorarci, dopo di che, in merito a sentenze e al resto, io credo che in questo momento bisogna sconfiggere questo nemico invisibili tutti insieme e cerchiamo di aiutare la Calabria e i calabresi migliorando le cose che non vanno, tipo carenza di tamponi, problemi con le Rsa, i percorsi protetti. I problemi della sanità in Calabria sono preesistenti, lo sappiamo, è inutile nascondersi, ma – ha sostenuto Sileri – questo è il momento, è l’occasione, nel dramma, per rafforzare nell’immediato molte delle cose che non vanno“.

DOMUS AUREA

“Sicuramente non deve ripetersi una situazione del genere”. Così Sileri ha commentato la vicenda della Rsa di Chiaravalle Centrale, diventata un “focolaio” di coronavirus in Calabria e finita al centro di numerose polemiche: finora, sono 8 gli anziani ospiti della Rsa vittime del Covid-19. “Della vicenda di Chiaravalle – ha specificato Sileri – ho parlato con il commissario Cotticelli. E’ stato gestito il trasferimento degli infetti, so che il commissario sta già facendo anche una verifica. E’ scoppiato un caso, ma dal caso bisogna proseguire e controllare tutte le situazioni affinché non si ripeta più una situazione del genere. Immagino che ci saranno le indagini, anzitutto di chi si occupa della sanità e poi ci da parte della Procura e questo lo lasciamo alle loro valutazioni. Sicuramente – ha concluso il viceministro della Salute – non deve ripetersi una situazione del genere”.

A fare il punto sui trasferimenti degli anziani pazienti di Chiaravalle è stato Zuccatelli, che è  commissario sia del Pugliese che del policlinico Mater Domini. “I rapporti tra l’azienda ospedaliera e quella universitaria sono ottimi” ha detto Zuccatelli, che ha definito “straordinaria” l’operazione di svuotamento della Rsa di Chiaravalle. “Tutti i pazienti sono stati ricoverati, i 7 più gravi al Pugliese e altri 48 al Mater Domini, la struttura è stata liberata completamente e adesso è chiusa perché non è in condizioni di poter ricoverare nessuno”.

“LE COSE FUNZIONANO”

Zuccatelli ha quindi rivendicato la buona organizzazione dell’ospedale di Catanzaro che è centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus. “Il vice ministro non è venuto a fare passeggiate, ma la sua è una visita concreta, è venuto a vedere il reale stato della Calabria dal punto di vista ospedaliero rispetto alla drammaticità della situazione che il coronavirus ha determinato. Qui siamo in un presidio di altissima complessità in cui le cose funzionano, quindi l’immagine che si deve dare della Calabria è questa e non quella che vogliono far vedere altri”.

Per Zuccatelli il sistema sanitario calabrese “regge”: “E’ vero che i nostri numeri sono bassi rispetto ad altre realtà, ma anche noi stiamo reggendo rispetto ad una situazione di grande complessità”.

Il “Pugliese” è una struttura che funziona, ecco l’immagine che bisogna dare della sanità  calabrese

Il Pugliese, ha spiegato il commissario, “è già una struttura valida, con provvedimenti straordinari lo stiamo ulteriormente potenziando, sia dal punto di vista delle attrezzature che del personale”.

“Al ministro – ha spiegato Zuccatelli – abbiamo chiesto che ci sia un flusso di dispositivi di protezione individuale corrente. Abbiamo avuto dei problemi nella filiera di approvvigionamento, e ci siamo arrangiati andando a cercare in mille rivoli e abbiamo trovato ciò che ci era indispensabile. E’ quello il nostro punto di criticità, che non è solo nostro ma è un problema nazionale, europeo e mondiale”.

INCONTRO CON GRATTERI

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Dopo la visita in ospedale il vice ministro Sileri accompagnato dal presidente della commissione antimafia Nicola Morra è stato in Procura per incontrare  il capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri.

Un atto dovuto la vicinanza ad un magistrato che combatte per i calabresi

Riservato il contenuto dell’incontro, ma con ogni probabilità si è parlato anche del tema delle infiltrazioni criminali nella sanità calabrese, considerati anche i commissariamenti delle Aziende sanitarie di Reggio Calabria e Catanzaro. Uscendo dal vecchio palazzo di giustizia Sileri ha detto che l’incontro è stato “un atto dovuto” di vicinanza ad un magistrato “che combatte per i calabresi“.

RIUNIONI IN CITTADELLA

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Prima di ripartire alla volta di Roma, Sileri è stato in Cittadella dove, insieme al commissario Cotticelli, ha prima incontrato i vertici delle aziende ospedaliere e sanitarie calabresi, poi la presidente Jole Santelli.

Alla governatrice il vice ministro ha espresso apprezzamento per il clima di collaborazione che ha riscontrato in Regione, assicurando la vicinanza del governo per affrontare al meglio l’emergenza coronavirus.