Tirocinanti della giustizia contro ll governo regionale e nazionale

Assemblea convocata dal sindacto Uiltemp: 'Non ha senso bloccare tirocini dopo dodici mesi'

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    In Calabria sono un migliaio: tutti con alle spalle le amarezze economiche e morali di un posto di lavoro perso. Sono i cosiddetti tirocinanti della giustizia, ex percettori di mobilità in deroga beneficiari tempo fa di un accordo siglato con sindacati e governo regionale della durata di 24 mesi: due anni per svolgere un tirocinio comunque retribuito (500 euro al mese) nei Tribunali, nelle procure, negli uffici giudiziari in genere: per creare le basi per un più serio reinserimento nel mondo del lavoro. Un tirocinio regolamentato da una convenzione del ministero della Giustizia  Al termine del primo anno, secondo quanto previsto, avrebbe potuto e dovuto essere effettuato un turn over. Ma ciò non è successo. Dopo un anno i primi tirocinanti ‘in servizio’ sono stati mandati a casa e non ci sono state sostituzioni. Il sindacato Uiltemp (lavori temporanei e contratti atipici) li ha convocati per fare il punto della situazione in una assemblea piuttosto partecipata che si è svolta nella sala consiliare della Provincia ieri pomeriggio, per studiare le contromisure da prendere per illustrare le ragioni della protesta che ha due destinatari: il governo regionale e nazionale. “Al primo – come dichiara Gianvito Benito Petrassi segretario regionale di Uiltemp – viene imputato il fatto di “non avere monitorato l’andamento del percorso e di essersi accorto in ritardo che il governo lo avrebbe bloccato” il secondo viene accusato di “parlare di redditi di cittadinanza e aiuti ai cittadini che non hanno lavoro e non fare abbastanza per i mezzi di aiuto che sono già disciplinati come appunto i tirocini”. Ma è proprio la disciplina del turn over dopo dodici mesi a non piacere al sindacato. “Ci sono mille persone che si stavano professionalizzando – prosegue Petrassi – non a senso fermarli dopo dodici mesi. Semmai sarebbe il caso che iniziassero a pensare a concrete possibilità di lavoro per questi tirocinanti. Chiediamo che si mantenga fede a quanto concordato e quindi che si proseguino i tirocini fino ai 24 mesi previsti dagli accordi ma anche si pensi al futuro: ad investire per creare lavoro”. Uiltemp ha preannunciato nuove azioni di protesta qualora la situazione non si sbloccasse al più presto.

    Ro.tol.

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