Alla scoperta di un prezioso dipinto nella chiesa del Rosario foto

E’ del pittore fiammingo Dirk Hendricsz. Notevole il suo impatto stilistico. Ieri visita guidata per addentrarsi nei suoi particolari

E’ custodito all’interno della chiesa del Rosario, nel centro storico di Catanzaro, uno dei cinque dipinti di Dirk Hendricsz, illustre pittore fiammingo, presenti in Calabria. Un quadro prezioso di notevole impatto stilistico che raffigura proprio la Madonna del Rosario con San Domenico e il Bambin Gesù, che ha incuriosito Francesca Paolino, architetto e professore universitario in pensione, che ha deciso di analizzare ampiamente questa importante opera custodita nel cuore del capoluogo calabro. Ieri pomeriggio un gruppo di visitatori, provenienti dal reggino, ha potuto ammirare il dipinto insieme alla docente e al professore Sandro Scumaci, addentrandosi nei particolari dell’opera custodita all’interno di un imponente altare.

“Questa tela è di grande importanza per una serie di motivi – ha spiegato la studiosa – perché rafforza la presenza dei domenicani in Calabria, che hanno avuto la lungimiranza di rivolgersi ad un pittore fiammingo a Napoli, riconoscendo in Napoli la capitale culturale, dove approdavano pittori anche dal Nord Europa. In Calabria abbiamo cinque opere di Dirk Hendricsz conservate e una perduta, una di queste è proprio qui nella chiesa del Rosario – ha proseguito – Catanzaro ha la fortuna di avere un bellissimo altare seicentesco e una pittura ancora più straordinaria, perché Drick Hendricsz è stato un pittore fiammingo di cui si è occupata tutta la storiografia sul Cinquecento napoletano.”

Il dipinto della Madonna del Rosario è dunque un prezioso tesoro dagli imponenti caratteri stilistici di cui andare fieri, ricco nei particolari e al contempo simbolo della grande capacità di sintesi del pittore che, in poco spazio, ha saputo riassumere storie intere. Scumaci ha affiancato la docente nella descrizione del dipinto, per poi condurre i visitatori alla scoperta delle preziose tele di seta catanzarese di cui è esperto, del quadro della Madonna della Battaglia di Lepanto del Diciassettesimo secolo e della Congrega del Rosario: “La città di Catanzaro ha dei tesori che meritano di essere conosciuti – ha spiegato Scumaci – La Congrega del Rosario è rimasta chiusa per oltre settant’anni ma quando è possibile siamo lieti di aprire le sue porte a gruppi di visitatori per farne scoprire tutta la sua bellezza – ha concluso – far conoscere il nostro patrimonio artistico è importante e ben vengano iniziative che possono fare uscire allo scoperto le sue meraviglie.”