Aumentano le “spese obbligate” dei calabresi: incrementate di 171 euro (+16,6 per cento)

Secondo una stima dell’Ufficio studi della Cgia riferita al 2021, più cari gli acquisti per cibo e bevande, per i trasporti e per la casa

Aumentano le “spese obbligate” dei calabresi: tra il 2021 e il 2022 le uscite per le spese obbligate della famiglia media italiana, sono incrementate di 171 euro (+16,6 per cento).

Secondo una stima dell’Ufficio studi della Cgia riferita al 2021, gli acquisti per cibo e bevande, per i trasporti e per la casa sono stati, sul totale della spesa mensile media di una famiglia italiana, pari al 59,6 per cento. In termini monetari vuol dire che, a fronte di una spesa mensile media pari a 2.016 euro, 1.202 euro l’anno scorso sono stati “assorbiti” dagli acquisti obbligati: di cui 265 euro per benzina-gasolio e spese su mezzi pubblici; 425 euro per la manutenzione della casa e per le bollette di luce-gas-spese condominiali e, infine, 511 euro per il cibo e le bevande analcoliche. A causa del rincaro dei prezzi registrato l’anno scorso, rispetto al 2021 si ipotizza che l’incidenza di questa tipologia di spesa sia cresciuta di 3,8 punti percentuali.

Secondo gli ultimi dati disponibili al 2021, la spesa media più alta a livello nazionale è ascrivibile alle famiglie residenti nella provincia autonoma di Bolzano (3.116 euro). Seguono quelle ubicate in Lombardia (2.904 euro), nella provincia autonoma di Trento (2.791 euro), in Valle d’Aosta (2.721 euro) e nel Lazio (2.712 euro).

A causa dell’inflazione spendiamo di più e portiamo a casa meno beni.

Nonostante nel 2022 l’aumento medio dell’inflazione si sia attestato attorno all’8 per cento, in termini assoluti l’incremento di questa tipologia di spesa si stima nullo. In altre parole, si ipotizza che negli ultimi due anni per acquistare alcolici, abbigliamento/calzature, mobili, tempo libero, ristorazione, ricettivo, istruzione, sanità, cura della persona, la famiglia media italiana abbia speso mensilmente 815 euro.