Il passo a tre di Regione, Università e Imprese per Ricerca&Sviluppo foto

Illustrato in Cittadella l’avviso pubblico che vale 20milioni del Fesr/Fse

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Vale 20 milioni l’avviso pubblico per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che la Regione Calabria, nell’ambito del Programma regionale Fesr/Fse+ 2021-2027 mette a disposizione per promuovere il trasferimento delle conoscenze dalle Università alle Imprese per rispondere ai bisogni di innovazione attraverso attività di Ricerca e Sviluppo. I particolari del bando sono stati illustrati in una conferenza stampa alla Cittadella regionale di Catanzaro, presenti i rettori di Umg Giovanni Cuda e di Unical Nicola Leone, dal presidente di giunta Roberto Occhiuto, dalla vicepresidente con delega all’Università Giusy Princi e dal presidente di Unindustria Aldo Ferrara.

Generico marzo 2024

Come ha sintetizzato in dettaglio Giusy Princi, soggetti beneficiari sono micro, piccole e medie imprese ovvero grandi imprese, sempre in collaborazione con piccole e medie, che collaborino con Università e Centri di ricerca. Il valore massimo dei progetti finanziabili è di 1milione per i raggruppamenti di Università e piccole e medie imprese, che arrivano a 4milioni 250mila euro quando del raggruppamento fanno parte grandi imprese. Diverse le aree di innovazione interessate dai progetti: agricoltura, economia circolare, edilizia ecosostenibile, turismo e cultura, terziario innovativo, logistica, scienze della vita. Aumentare il livello di spesa e incrementare gli occupati in Ricerca&Sviluppo, migliorare gli indici di intensità brevettuale sono gli obiettivi che si prefigge l’avviso, in ciò corroborato dalle statistiche fornite da Fincalabra (c’era il presidente Alessandro Zanfino) che testimoniano l’aumento dei ricavi e l’incremento dei dipendenti per le imprese che fanno ricerca nel periodo 2016-2021. Le spese ammissibili riguardano il personale impiegato con applicazione dei costi standard, le attrezzature e la strumentazione, i brevetti, le spese generali e gli altri costi di esercizio. Nella valutazione dei progetti prevarranno i criteri di integrazione con il sistema dell’Istruzione tecnologica superiore (era presente la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti), la messa in rete dei laboratori di ricerca, la parità di genere nelle assunzioni e la maturità tecnologica più elevata.

La piattaforma sarà aperta sui siti regionali il 15 aprile e sarà chiusa il 15 giugno 2024. Per esemplificare, Princi ha citato alcuni casi di successo di imprese che hanno beneficiato di contributi per Ricerca&Sviluppo: la Wanenergy (capofila) in collaborazione con la Mediterranea (presente la docente Mariateresa Russo in rappresentanza del rettore Giuseppe Zimbalatti) che ha sviluppato il progetto Gre.ene.log per una diga marina che sfrutta le onde per produrre energia al porto e al retroporto di Roccella Ionica; la Sli-Fast (capofila) in collaborazione con Unical per un sistema multiparametrico capace di predire la vita commerciale di alimenti confezionati a media-lunga conservazione. L’avviso, dopo questa presentazione generale, sarà illustrato alle imprese in cinque appuntamenti informativi presso le sedi provinciali di Confindustria. A Catanzaro, in via Eroi 1799, l’appuntamento è per il 25 marzo alle 15.

“Il bando – ha detto Roberto Occhiuto nel suo intervento – è un modo per rendere le imprese calabresi più forti, capaci di rafforzarsi delle competenze che l’università genera. Noi abbiamo un sistema universitario di grandissima eccellenza in alcuni settori formativi che producono soluzioni a problemi che possono essere molto utili per le aziende”.

Scambio di reciproci apprezzamenti tra il presidente di giunta e il presidente di Unindustria, Aldo Ferrara. Il primo ha sottolineato come il rapporto costante con gli industriali sta producendo i suoi frutti in termini di incisività e penetrazione territoriale, il secondo ha rilevato come finalmente i bandi regionali non seguono la logica degli spot parcellari ma rientrino in una visione complessiva della realtà imprenditoriale calabrese.

“Fa piacere – ha osservato Aldo Ferrara– che il bando sia stato oggetto di confronto serrato con il Dipartimento, con l’Assessorato competente, e consentirà di avere un rapporto diretto, continuo e costante con il mondo della ricerca, quindi con l’Università, ma anche con gli Its, con i Centri di ricerca, con i Poli di innovazione e questo – ha concluso Ferrara – sicuramente non potrà che permettere un salto di qualità al nostro sistema produttivo».

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