La Sicilia, la famiglia , le canzoni. Tutto il mondo della “Cantantessa” in una sola notte fotogallery

I due elementi che l’accompagnano, Massimo Roccaforte alla chitarra e Adriano Murania al violìno, le stanno alle spalle, lei e la sua chitarra sono al centro del palco.

Eppure la sensazione è netta. Attorno a Carmen Consoli, ben visibile a chi va oltre ciò che si vede con gli occhi, c’è un intero mondo, fatto di luoghi, la Sicilia, di persone, la famiglia, dalla nonna Carmelina al figlio Carlo, di amori perduti ed emozioni ritrovate. Sembra di vederli, seduti attorno ad un tavolo, affaccendati, su uno sfondo immaginario, mentre lei , suona e canta, riportando indietro la mente del pubblico del teatro Politeama di Catanzaro.

Un pubblico per lo più adulto, che con facilità segue la cantantessa nella sua esibizione.

L’ultimo bacio tocca le corde di quella perenne adolescenza che i cinquantenni di oggi faticano ad abbandonare. Parole di Burro, spesso conosciuto come Narciso proprio perché racconta di un narcisista, abile a modellare, convincere, affascinare e ammaliare le persone che lo.   Un ironico “conquistami” di fronte all’uomo, ormai scoperto nella sua leggerezza, agli occhi di chi canta.

E poi c’è Confusa e felice, la canzone che, come molte che hanno partecipato al festival di Sanremo, nasce ultima in quella classifica per diventare una vera e propria iconica hit. Carmen Consoli è tornata  gradita ospite del Festival d’Autunno edizione numero 20, diretto come sempre da Tonia Santacroce che, in apertura , con il sindaco Nicola Fiorita, ha premiato la vetrina del bar Imperiale, tra le più votate nel contest dedicato agli allestimenti artistici voluti per festeggiare i 20 anni della kermesse.

Il festival d’autunno, sostenuto dal Ministero della cultura e dalla Regione Calabria oltre che da diversi sponsor privati, riprenderà la programmazione il prossimo 20 ottobre con lo Eros e pathos, prima nazionale dello spettacolo di danza teatro e musica, compagnia Balletto del Sud.