Scomparsa Casalinuovo: cordoglio unanime

I messaggi di Ferro, Furriolo, Olivo, Magorno, Fittante, Irto

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    Una pioggia di messaggi di cordoglio da ex sindaci ex parlamentari e uomini politici ancora in attività per la scomparsa di Mario Casalinuovo primo presidente del consiglio regionale. Di seguito alcuni.

    Ex sindaco Marcello Furriolo: Con Mario Casalinuovo la Calabria perde una delle figure più rappresentative della propria storia politica, sociale, culturale. Ma sopratutto perde un pezzo, forse fondamentale, della propria identità civile. Perchè la Calabria, oggi attraversata da mille fermenti e dal vento della più profonda amarezza, che investe sopratutto i giovani, le donne, le fasce più deboli e sempre più ampie della popolazione, ha espresso, nel corso della sua tormentata storia, uomini di grande levatura morale e di pregevole caratura intellettuale, che hanno rappresentato l’immagine migliore e quasi uno specifico di una certa calabresità.
    Casalinuovo, infatti, appartiene a quella generazione di calabresi che hanno svolto la loro attività professionale, politica, culturale portando al di fuori dei confini regionali la grande sensibilità insita nelle radici più profonde di una terra come la nostra. Ma ancora di più la figura di Mario Casalinuovo identifica il prototipo dell’uomo del suo tempo, che ne interpreta i valori, ma anche la grande problematicità esistenziale e sociale, in cui rientrano tutti i temi dell’impegno per il riscatto di questa terra. E, forse, è stato uno degli ultimi esponenti di quella borghesia illuminata calabrese, che ha costituito la struttura sociale portante e il grande serbatoio di idee e di istanze, che hanno scritto le pagine più esaltanti delle vicende calabresi. Quando alla politica arrivavano i migliori rappresentanti della società civile, delle professioni, del mondo culturale e non vi era alcun conflitto tra l’impegno politico più alto e l’attività professionale esercitata ai massimi livelli. E’ la grande stagione  dei Guarasci, Misasi, Pucci, Ferrara, Mancini, Principe, Casalinuovo, appunto, in cui la Calabria ha conosciuto la più profonda trasformazione verso la modernità, attraverso un largo esercizio di impegno civile  e militanza democratica. Quella grande stagione in cui la politica era vissuta come luogo di confronto alto di idee, di progetti, di sogni e utopie di Uomini che hanno provato a disegnare e immaginato un’altra Calabria, basata sul rispetto dell’avversario e della persona umana, sulla cultura della libertà e della verità. Che trovava nelle istituzioni il momento più elevato e nei grandi partiti della Democrazia Cristiana, del Partito Comunista e del Partito Socialista uno strumento insostituibile di emancipazione e riscatto sociale guidato dai principi di giustizia, uguaglianza e libertà. Mario Casalinuovo, da primo Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha saputo rappresentare al massimo livello un grande ideale di unità per una regione assurdamente frammentata.
    Tanto più quella generazione e quel mondo borghese illuminato è venuto a mancare oggi, in cui la politica sembra diventata il terreno dell’accaparramento e dello scontro e la democrazia rappresentativa vive il momento più delicato della sua elaborazione culturale e della sua prassi istituzionale, mettendo a repentaglio le stesse conquiste realizzate nell’ampia sfera dei diritti civili. Di cui Uomini come Mario Casalinuovo, con la loro vita, la loro attività professionale e istituzionale hanno saputo dare prova encomiabile e forse irripetibile.
    Nella mia esperienza di Sindaco di Catanzaro ho avuto il grande privilegio di avere Mario Casalinuovo come prestigioso Capogruppo del Partito Socialista in Consiglio Comunale.
    E‘ stata una delle esperienze più importanti della mia vita politica, culturale e professionale, che ha contribuito certamente a scrivere pagine esaltanti nel progetto di costruzione di una idea di città, aperta alla modernizzazione, ma fiera della sua storia e del contributo dei suoi uomini migliori.
    Mi piace ricordare i simpatici siparietti che facevamo in Consiglio Comunale, sopratutto quando Mario amava “riprendere”, con tutto il suo garbo e signorilità, i miei conclamati ritardi alle riunioni. Al punto da darmi quasi una scusa per il piacere di ascoltare la sua parola ricca di arguzia raffinata  e la sua lucida intelligenza. Fatta di amicizia e di sconfinato amore per questa terra, a cui la famiglia Casalinuovo ha dedicato, in tanti anni, impegno, esemplare rigore morale, poesia di un sogno, che si espande nel tempo, ma si  proietta anche nel futuro delle nuove generazioni.   

    Deputata Fdi Wanda Ferro “Con la scomparsa di Mario Casalinuovo la Calabria perde un galantuomo della politica italiana. Impegno, dedizione e passione hanno accompagnato la sua vita di uomo dalla grande personalità, di brillante giurista e di politico attento e scrupoloso”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che prosegue:”Ho da sempre nutrito grande stima per Mario Casalinuovo ed aver avuto la possibilità di sedere tra i banchi di quel Consiglio regionale di cui fu primo presidente è stato per me motivo di grande orgoglio. È con affetto e grande malinconia, per la perdita di questa importante figura del nostro tempo, che mi stringo al dolore della famiglia e dei figli ai quali sono legata da sentimenti di stima ed amicizia”.

    Ex sindaco Rosario Olivo “Scompare con Mario Casalinuovo un grande dirigente socialista, un autentico riformista profondamente consapevole della validità delle ragioni storiche del socialismo democratico che egli difese ed esaltò anche in un bel libro significativamente dedicato a ‘I Socialisti'”. Lo afferma Rosario Olivo che prosegue: “Casalinuovo comprese l’urgenza di grandi riforme strutturali per modernizzare l’Italia e si adoperò per farle attuare. Affermò e difese i fondamentali principi della Carta costituzionale e fu il primo presidente del Consiglio regionale che elaborò lo Statuto della Regione Calabria. Scompare un leader storico che onoriamo con commosso rimpianto perché resterà come esempio impareggiabile di valori umani, etici e civili. Altri ricorderanno la sapienza giuridica e l.’illustre penalista, direttore di importanti riviste professionali, giornalista valoroso: noi lo ricordiamo come studioso e protagonista del regionalismo modernizzatore e lungimirante negli anni ’70; come vicepresidente del gruppo parlamentare del Psi alla Camera dei deputati e come scrupoloso e integerrimo uomo di governo. Sono orgoglioso di aver dedicato, quando ero sindaco, una giornata in suo onore per testimoniargli la stima e l’affetto della sua e nostra amata città”. 

    Senatore Pd Ernesto Magorno “La scomparsa di Mario Casalinuovo ci lascia tutti più soli e più poveri. È stato primo presidente del Consiglio regionale della Calabria e per generazioni ha segnato l’orizzonte di un impegno politico fatto di dedizione, rettitudine e passione autentica a servizio della sua terra. Del meridionalismo è stato interprete e protagonista, con il suo piglio gentile e carico di rigore. Per chi, come me, si affacciava alla vita politica ha sempre costituito un precursore di battaglie ideali e di impegno concreto a servizio delle comunità. In queste ore tristi, ci stringiamo alla famiglia e con affetto faremo tesoro dei suoi insegnamenti”. Lo afferma il senatore del Pd Ernesto Magorno.

    Costantino Fittante Il Coordinamento regionale calabrese dell’Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica, ha fatto pervenire alla famiglia di casalinuovo, a firma dell’on. Costantino Fittante, un telegramma nel quale è scritto che “la Calabria perde un’altra Personalità di alto profilo morale, culturale e politico. Casalinuovo, nei diversi ruolo istituzionali ricoperti e come professionista, ha sempre saputo esprimere con coerenza e spirito di servizio, il massimo dell’impegno, della competenza e della dedizione per il riscatto e lo sviluppo della nostra terra”. “Con Casalinuovo – afferma Fittante in una dichiarazione – perdiamo un altro pezzo di storia del socialismo e della sinistra calabrese. Perdiamo ulteriori punti di riferimento, che sono stati per tanti di noi maestri di cultura politica, di moralità pubblica, di coerenza e attaccamento a ideali e legami solidi con i lavoratori. Ho avuto l’occasione di collaborare quale componente della speciale Commissione per la stesura del Regolamento interno, formulato in parallelo con l’elaborazione dello Statuto della Regione. Dialoghi e confronti su cosa volevamo che fosse l’Istituto regionale, cosa dovesse rappresentare per la Calabria l’autonomia regionale, quindi quali regole dovevamo stabilire perché la rappresentanza elettiva potesse svolgere la sua funzione senza limiti e condizionamenti, ma con serietà, rigore ed equilibrio. Tanti suggerimenti e opinioni e tanto impegno profuso con spirito di collaborazione. Posso dire che assieme ad altri (i presidenti del Consiglio Aragona, Chiriano, Galati e della Giunta Guarasci e Ferrara, Dominijanni, i miei compagni consiglieri Rossi, Guarascio, Martorelli, Iuliano) mi è stato maestro di cultura politica e istituzionale ed esempio di moralità e coerenza. Non posso che ricordarlo ed essergli grato per quanto ha dato a me, alla sinistra calabrese e alla nostra Calabria”. 

    Nicola Irto “Esprimo il mio cordoglio personale e quello dell’intera Assemblea legislativa per la scomparsa di Mario Casalinuovo, primo presidente del Consiglio regionale della Calabria”. Lo dichiara il massimo rappresentante dell’assise di Palazzo Campanella, Nicola Irto. “Casalinuovo – prosegue – incarnò lo spirito del suo tempo, rappresentato dal sommo rispetto delle istituzioni e dal valore della coerenza ideale e politica che lo vide esprimere gli ideali del socialismo. Il nome di Mario Casalinuovo resterà indelebilmente impresso nella storia del regionalismo calabrese. Una fase di grandi aspettative e speranze in una Calabria migliore. La sua signorilità e l’alto spirito di servizio verso la comunità costituiscono un’eredità morale che, unita al valore delle esperienze politiche e di governo nazionale, sono di esempio per quanti oggi ricoprono cariche istituzionali in Calabria e nel Paese”.

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