Catanzaro Calcio, Biasci è carico: “Perchè non prolungare il sogno?”

L'attaccante: "Serenità in vista della vista della sfida di Parma. Ci approcciamo alla fine del torneo con lo spirito di sempre e con la voglia di abituarci ad avversari importanti anche in ottica spareggi"

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    «La vittoria dello scorso anno è stato il coronamento di un sogno, perché mai fermarsi ora?». C’è Tommaso Biasci dietro ai microfoni della sala stampa di Giovino e le sue parole – lungi dall’essere solo sue – bene offrono il polso della situazione in casa Catanzaro, alla ripresa dei lavori dopo la sosta per le nazionali ed all’alba del rush finale che condurrà playoff. Perchè fermarsi ora? Perché non provare a prolungarlo quel sogno che esattamente un anno fa, di questi tempi, diventava realtà nella bolgia dell'”Arechi”. E’ un’idea che stuzzica, che intriga. Che tutto lo spogliatoio vorrebbe tenere viva fino in fondo in questa stagione già di per sé da favola e che la punta toscana, da par suo, sta contribuendo davvero a “rincicciare”.

    Generico marzo 2024

    Nove i centri messi a segno finora – tra i più recenti «quello al Brescia è da considerarsi il più bello, quello alla Feralpi il più difficile, e quello al Cosenza il più sentito» – con anche due assist a contorno per gradire che in totale fanno un bottino di undici zampate complessive. «Ero sicuro di poter fare bene in questa categoria e con questa squadra – dice a chi gli ricorda lo scetticismo di inizio stagione sulla sua conferma – Non dimentico il passato difficile tra C e D, il momento in cui stavo quasi per appendere gli scarpini al chiodo; in B ci sono arrivato forse alla maturità giusta ed ora voglio dare una mano al Catanzaro per raggiungere altri traguardi». I playoff sono alla portata e con essi anche quel desiderio che a parole nessuno svela ma che da tempo ha iniziato a fare capolino tra i pensieri. «Sto bene, stiamo bene – sottolinea Biasci – Abbiamo sfruttato questi giorni di pausa per recuperare acciacchi ed energie e siamo carichi per affrontare la sfida di Parma che sappiamo essere un incrocio duro. Quello di Brescia è stato un buon pareggio – il commento del numero ventotto – Avremmo forse potuto raccogliere qualcosa in più se avessimo sfruttato qualche ripartenza e non sbagliato nell’ultimo passaggio o nella finalizzazione ma tant’è: sul piano difensivo siamo stati all’altezza e questo conta».

    Proprio in virtù del punto guadagnato al “Rigamonti” i giallorossi possono oggi guardare alla sfida di pasquetta contro i crociati con fiducia: «Siamo sereni – ha evidenziato l’attaccante – Ci approcciamo alla fine del torneo con lo spirito di sempre e con la voglia di abituarci ad avversari importanti anche in ottica spareggi. L’aspetto della rivalsa potrà contare nella sfida di lunedì perché la sconfitta dell’andata certo ci ha fatto male ma non sarà un fattore condizionante: da allora entrambi siamo cresciuti e la partita sarà differente».

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