La bonifica peserà 20.000 euro extra sul bilancio comunale. Ma la vera emergenza è sociale e riguarda i minori (Foto)

Oggi secondo giorno di lavoro per la task force nell'accampamento di via Lucrezia della Valle

Costerà circa 20.000 euro la bonifica dell’accampamento di Via Lucrezia della Valle che, lì come è, non sarebbe dovuto esistere da tempo. Circa 100 quintali di rifiuti che andranno portati in discarica con un aggravio di costi che peserà sull’intera  comunità catanzarese.

Bonifica via Lucrezia della Valle

Nell’accampamento di Via Lucrezia della Valle oltre il terzo mondo

Abusivismo, abbandono, degrado, in mondo che non è più neanche terzo mondo. Una civiltà di facciata quella che corre parallela a quell’area di Via Lucrezia della Valle, perché girato l’angolo, nessuna parola può essere abbastanza esaustiva per descrivere ciò che c’è o forse sarebbe meglio dire ciò che non c’è.

Mezzi a lavoro per liberare l’area dagli ingombranti

Secondo giorno di bonifica

Nel secondo giorno di interventi predisposti dall’amministrazione comunale di Catanzaro, la situazione appare, se possibile, ancora peggio di quella del primo giorno.

Una delle auto abbandonate nell’accampamento

Molte casupole pericolanti ed abusive sono state abbattute, ma quel che resta in terra non sono solo le loro macerie. In terra e tutto intorno resta l’assenza dello Stato, delle amministrazioni, dell’associazionismo, della società civile. Si sente il rumore dei mezzi che si muovono con decisione, ma tutto intorno è il silenzio assordante del degrado che resta dentro.

Personale della Sieco

La task force

Stamattina la task force è intervenuta ancora in quell’angolo che paradossalmente abbraccia una porzione importante della città.

Agenti della Polizia Locale

Sul posto l’assessore Domenico Cavallaro, il funzionario Franco Greco ed il colonello della Polizia Locale Salvatore Tarantino. I mezzi Sieco e della ditta di carroattrezzi. Il servizio di Ordine pubblico, predisposto dalla Questura di Catanzaro guidata da Mario Finocchiaro e coordinato sul posto dal Vicequestore Giacomo Cimarrusti e composto dagli equipaggi della Squadra Volante, dalle aliquote dei Carabinieri, dagli uomini del Reparto Prevenzione Crimine e dal personale della Guardia di Finanza.

Ma nessuna task force, per quanto numerosa e attrezzata potrà mai portare a soluzione un problema che è a tutti gli effetti una bomba sociale.

Salvatore Tarantino, Domenico Cavallaro, Giacomo Cimarrusti, Franco Greco

Grandi assenti i servizi sociali, la giustizia minorile e tutta la società civile e malgrado passi lo scuolabus i bambini non vanno a scuola

Grandi assenti proprio i servizi sociali o la stessa giustizia minorile e anche quel pezzo di società buona per passarelle, frasi di circostanza, comunicati, iniziative spot, inutili dibattiti politici che vertono su argomenti che non conoscono.

Lo scuolabus entra nell’accampamento alle 8 di mattina, ma esce da lì con gli stessi piccoli con cui è entrato. Lì nessuno sale su quel pulmino che dovrebbe condurre non solo a scuola ma verso la strada che porta fuori dall’emarginazione e dal degrado.

 

La bimba appoggiata alla Smart rossa è l’immagine della sconfitta di tutti e del fatto che nessuno è esente da responsabilità

Una bimba che dovrebbe essere a scuola è invece nell’accampamento

Una bimba, che dovrebbe essere in una qualsiasi classe di un qualsiasi istituto, resta appoggiata a quella Smart rossa, che segna l’ideale linea di confine tra quello che c’è fuori e quello che non c’è lì dentro e si guarda intorno, sorpresa, forse divertita, certamente inconsapevole del fatto che un’altra vita è possibile. La task force, finito il proprio lavoro andrà via. Portando con sé risultati, cifre e numeri, ognuno per la propria competenza. La città si dividerà sull’utilità o meno di questi interventi. Ma quella bambina ed i suoi coetanei resteranno ancora lì pensando che il mondo inizi e finisca dove sono stati condannati a nascere e da dove nessuno ha interesse e voglia a portarli fuori.

E oltre ad essere tutti coinvolti nessuno può sentirsi assolto e forse è bene che ognuno, per la propria parte, senta forte su di sé il peso della sconfitta