Incendio nella pineta di Siano: ingenti danni al Museo delle Carrozze foto

Parla il proprietario: "Lo scenario è triste, mi rincuora il fatto di aver salvato mio figlio dalle fiamme, non c'è cosa più bella." Risparmiata dall'incendio anche la carrozza di Via col vento

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    E’ il sentimento di amarezza quello che prevale oggi nella mente e nel cuore di Saverio Pavone del Museo delle Carrozze del quartiere Siano di Catanzaro. Il grosso incendio, divampato mercoledì scorso, non ha risparmiato neanche questo luogo intriso di storia e di oggetti preziosi, la maggior parte dei quali, come si denota dalle foto, è andato in fumo, decisivo l’intervento dei Vigili del Fuoco per mettere al sicuro la struttura e alcuni degli antichi oggetti : “Le fiamme hanno distrutto gran parte della struttura e degli antichi oggetti presenti nel museo– ha raccontato Pavone –  siamo riusciti a mettere momentaneamente in salvo qualcosa, ma la struttura è completamente danneggiata, non ci sono più i solai che erano in legno, è rimasto solo lo scheletro delle mura. L’area del museo dedicata all’esposizione delle carrozze – ha proseguito – è un cumulo di macerie, ma siamo riusciti a salvare la carrozza del film Via col vento e le carrozze poste in un’altra area.”

    Generico agosto 2021

    Prima dell’incendio

    Dopo l’incendio

     

    Per il resto è tutto cenere: quadri antichi, strumenti musicali del 700’, piccoli oggetti e cristalleria, non è rimasto nulla. Non si possono quantificare al momento i danni, quello che è certo è che sono parecchi.

    Per Saverio Paone è stato un duro colpo; nel 2018 aveva subito già un incendio alla sua attività, poi gli ultimi due anni di emergenza sanitaria hanno messo in crisi la sua situazione lavorativa come è accaduto per tanti operatori del settore, ma nonostante tutto non demorde, e non lo fa per un motivo preciso: “L’incendio dei giorni scorsi ha colpito la mia attività ma anche la mia casa a San Cono – ha precisato – mio figlio è rimasto intrappolato in casa dalle fiamme, ma sono riuscito a salvarlo e non c’è cosa più bella, per questo anche se sono molto provato, ritengo di essere stato fortunato, per un padre credo che questa sia la cosa più importante.”

     

    Prima dell’incendio

    Dopo l’incendio

    Sui soccorsi l’imprenditore ci tiene a dire la sua: “Non voglio colpevolizzare nessuno, ma i soccorritori venuti da fuori non conoscevano il territorio – ha detto – ripeto non voglio dire che la colpa è loro, ma in questi casi il tempo è prezioso e saper agire tempestivamente è fondamentale perché il fuoco non ti permette di ragionare, forse hanno sottovalutato quello che stava accadendo e il vento ha dato il colpo di grazia, la situazione è peggiorata in poco tempo.”

     

    Il morale di Pavone per gli ingenti danni subiti è a terra: “Sono nuovamente senza lavoro ma il fatto di avere mio figlio sano e salvo mi rincuora. Mi auguro che gli aiuti per superare questo dramma arrivino il prima possibile – ha concluso – c’è cenere ovunque, al museo e nelle campagne lo scenario è triste. E’ andato in fumo un grande patrimonio naturalistico, spero che gli aiuti questa volta siano concreti e non rimangano solo vane promesse, perché è già umiliante quello che tutta la nostra comunità ha subito.

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