Pontili al Porto di Catanzaro

Ancora ritardi nella concessione? Gli Amici del Porto dicono: Adesso basta! Gli ultimi dubbi manifestati nelle Commissioni Patrimonio e Attività Produttive suscitano l’indignazione dell’Asd, che evoca l’intervento della Procura

Gli Amici del Porto son inviperiti. L’Associazione che quest’anno è rimasta a secco e non ha potuto usufruire dei servizi legati ai pontili dello specchio d’acqua del porto di Catanzaro dicono: “Adesso basta, la misura è colma”. E, in una lunga lettera inviata a Catanzaro Informa, ripercorrono la storia legata all’ultima concessione e la trafila delle aspettative ancora lontane dall’essere soddisfatte. Necessita una breve premessa.

Non è certo il caso di evocare precedenti illustri e ben più imponenti e corposi, ma la vicenda dei pontili del porto di Catanzaro comincia a somigliare parecchio alle decennali vicissitudini del ponte sullo Stretto. Del tipo: anche le formiche nel loro piccolo si incazzano. Trasposto sul 38° parallelo catanzarese: anche i pontili nel loro piccolo… Sembrava tutto fatto, così tra l’altro aveva assicurato il sindaco Nicola Fiorita non più tardi di una settimana fa quando a piazza Dogana nel corso della manifestazione organizzata dal Flag2 aveva informato gli astanti e i natanti che erano state inoltrate da parte degli uffici comunali al ministero competente le ultime specifiche richieste sul piano ambientale per arrivare alla sospirata Via. Sembrava un buon viatico. Senonché nel corso dell’ultima riunione delle Commissioni Patrimonio e Attività produttive, presiedute rispettivamente dai consiglieri Gregorio Buccolieri e Raffaele Serò, alcuni consiglieri hanno avanzato perplessità e sollevato dubbi sulle procedure in corso, su due punti in particolare: su una presunta parentela tra un dirigente comunale e un rappresentante della società concessionaria, e su nuove disposizioni da parte della Capitaneria di porto che in qualche modo potrebbero rappresentare un freno al procedere rapido della pratica.

 

La discussione in seno alle Commissioni è stata vivace, con interventi diversificati nel merito. Da qui la lettera firmata Asd Amici del Porto che riportiamo nei passi salienti: “Apprendiamo dalla stampa e poi verificato di persona con un incontro al Comune che la tanta sospirata Concessione per l’installazione dei pontili nel porto di Catanzaro risulta sospesa per chiarimenti chiesti da alcuni consiglieri della Commissione al patrimonio (le Commissioni farebbero meglio ad interessarsi dei tanti problemi della città con progetti propositivi che è la loro primaria missione politica e non di atti in corso di definizione seguendo poteri occulti), e per aver scoperto nel giorno della firma del rilascio di alcuni legami parentali tra un funzionario già indagato e poi assolto, ed un collaboratore della Carmar srl, l’azienda incaricata della installazione e gestione delle strutture, quest’ultima circostanza nota da parecchi mesi che era già stata oggetto di verifica della precedente amministrazione Abramo da parte dell’ufficio legale del comune.

Ora, noi della ASD Amici del Porto di Catanzaro non vogliamo entrare in merito tecnicamente sulla vicenda che ha comportato questo inaspettato stop, come non siamo interessati, al momento, ai comportamenti bizantini, fumosi, intricati, tortuosi e cervellotici che hanno avuto in precedenza gli Enti chiamati ad esprimere, dopo completa visione di tutti gli atti e richieste di prescrizioni, VVFF, Capitaneria di Porto (che ostacola il rilascio della Concessione con emanazione dell’ultima ordinanza di chiusura dell’area interessata per 30 giorni, per rimozione corpi morti che avrebbero dovuti essere rimossi già mesi addietro da parte del precedente concessionario, mentre nella Concessione è scritto palesemente che al momento del rilascio della concessione sarebbe stato il nuovo concessionario a dover rimuovere tutto quello che era rimasto negli specchi d’acqua …. era previsto a carico della Carmar in maniera totale o parziale), non vogliamo tutto questo semplicemente perché la nuova amministrazione ci aveva dato per certo la chiusura positiva della pratica già per i giorni scorsi. L’installazione dei pontili è stato uno dei grandi temi in campagna elettorale da parte di tutti i candidati e noi ci abbiamo creduto, abbiamo collaborato e tenuta buona la base da azioni di protesta o peggio, perché abbiamo creduto prima nel sindaco Abramo quando, con il fallimento delle gare d’appalto, ebbe il coraggio e la determinazione di procedere con assegnazione diretta, ma soprattutto abbiamo creduto in Lei Sindaco Fiorita, nel suo staff e nei funzionari nominati a sviluppare i suoi progetti elettorali compreso il Porto di Catanzaro.

 

Amministrare comporta avere coraggio e determinazione, sempre e comunque nella legalità, delle azioni amministrative, sapendo di fare bene per la comunità, altrimenti è inutile proporsi alla Cittadinanza. Troviamo attuale la famosa frase del romanzo dei Promessi Sposi che oggi potrebbe leggersi “Questo porto non s’ha da fare”. Perché? Quali interessi politici e di malaffare ruotano intorno ad esso? Sessanta anni di attesa non sono ancora sufficienti a dare alla comunità questa importante struttura economica e sociale? Noi non siamo più disposti ad aspettare”.
La lettera termina poi con l’evocazione del procuratore della Repubblica dottor Gratteri, come ultima ratio.