Sit in di protesta contro il nuovo impianto di trasformazione dei rifiuti a Marcellinara

La manifestazione organizzata dal comitato spontaneo di cittadini per mercoledì 12 ottobre, alle ore 14.00, davanti l’ingresso della Cittadella Regionale a Germaneto

Mercoledì 12 ottobre, alle ore 14.00, davanti l’ingresso della Cittadella Regionale a Germaneto, è stato indetto da un gruppo spontaneo di cittadini un sit-in di protesta per manifestare contro il progetto di realizzazione da parte della Calme Spa sul territorio di Marcellinara di un nuovo impianto per la trasformazione dei rifiuti e produzione di combustibile CSS (combustibile solido secondario), derivato dalla lavorazione dei rifiuti, da utilizzare successivamente nel forno del cementificio.

La data ed il luogo del sit-in sono stati scelti proprio in concomitanza con lo svolgimento della conferenza dei servizi decisoria, alle ore 15.00, al termine della quale il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria dovrà decidere per l’eventuale autorizzazione.

 

“Il gruppo spontaneo – si legge in una nota – nato per lottare contro questo impianto che metterebbe l’area dell’Istmo al centro di un’insostenibile movimentazione di rifiuti, con tutti i relativi problemi di tracciabilità degli stessi in ingresso ed in uscita dall’impianto (si parla almeno di 15 tir giornalieri dal carico di oltre 10 tonnellate ciascuno di rifiuti!), abbraccia un cospicuo numero di cittadini non solo di Marcellinara ma anche di molti paesi che si affacciano sullo stesso Istmo, Maida e Tiriolo in primis, Caraffa, Girifalco, San Pietro Apostolo, Cortale, Decollatura, Amaroni e delle città di Catanzaro e Lamezia Terme”.

 

“Il gruppo spontaneo si prefigge l’obiettivo di bloccare l’installazione dell’impianto e, per questo, chiede ai numerosi amministratori che ne fanno parte e che hanno garantito la loro presenza al sit -in, di portare una mozione di contrarietà in seno ai vari consigli comunali sull’esempio di quanto già fatto non solo a Marcellinara ma anche a Maida e Tiriolo”, si legge ancora.

 

 

“Bruciare i rifiuti non è mai una buona idea – conclude la nota -. Da questo assunto il gruppo spontaneo si impegna, altresì, ad interrogare i nuovi parlamentari calabresi sulla possibilità di modificare i limiti di legge per le emissioni dei cementifici, che producono il triplo di CO2 rispetto a un impianto di smaltimento, pertanto più permissivi e soggetti a deroghe rispetto a quelli degli inceneritori tradizionali. Nella richiesta ufficiale, che verrà esplicitata in un documento a firma dei presenti all’iniziativa, quella di bloccare ogni nuovo impianto di produzione di rifiuti CSS ed una programmazione regionale chiara sulla gestione dei rifiuti in Calabria”.