Rifunzionalizzazione dei beni confiscati, in Calabria 59 sono i progetti approvati

Libera ha elaborato i dati pubblicati nel Decreto dell’Agenzia per la Coesione territoriale con la graduatoria dei soggetti assegnatari dei finanziamenti previsti dal PNRR

Libera ha elaborato i dati pubblicati nel Decreto dell’Agenzia per la Coesione territoriale con la graduatoria dei soggetti assegnatari dei finanziamenti previsti dal PNRR per la rifunzionalizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali.

Duecentocinquantaquattro progetti finanziati che coinvolgono 166 Enti destinatari di beni confiscati finanziati, ubicati in 6 regioni del Sud Italia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Mancano all’appello la Sardegna e il Molise, che non sono risultati tra i territori assegnatari di fondi. Libera ha elaborato i dati pubblicati nel Decreto dell’Agenzia per la Coesione territoriale con la graduatoria dei soggetti assegnatari dei finanziamenti previsti dal PNRR per la rifunzionalizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali. Un piano di investimento complessivo di 300 milioni di euro, suddiviso su due linee: la prima, con una dotazione finanziaria di 250 milioni e regolata da un Avviso pubblico; la seconda, con una dotazione di 50 milioni, a valere su una procedura concertativonegoziale.

Di questi, per la Calabria 59 sono i progetti approvati, su 128 progetti presentati, quasi 58 milioni di euro per 35 enti territoriali, pari al 19,3% delle risorse totali. “Il passo successivo- commenta Libera-vedrà la pubblicazione della graduatoria entrando nella fase operativa che dovrà portare all’esecuzione degli interventi progettati dai Comuni. Sarà fondamentale monitorare con attenzione questi percorsi, perché i finanziamenti a disposizione vengano impiegati presto e bene. Noi proveremo a fare la nostra parte, partendo dalla nostra esperienza sul
monitoraggio civico dei beni confiscati già alla base di altre azioni, tra le quali in particolare il report RimanDATI con l’obiettivo di rendere quanto più trasparente la filiera del percorso che riguardano i singoli beni oggetto di finanziamento. Mettere a disposizione dati chiari e accessibili è il primo passo per garantire la piena conoscibilità di questi percorsi”.

“Incrociando questi dati – prosegue Libera – con i dati sulla trasparenza degli Enti di adempiere all’obbligo di pubblicazione degli elenchi dei beni confiscati trasferiti al loro patrimonio indisponibile contenuti nel nostro dossier RimanDati le Regioni più “virtuose” sulla trasparenza dei dati vede in testa la Campania, con un punteggio di 35.9. Seguono la Puglia (28.0), la Calabria (18.9), la Sicilia (16.8) e l’Abruzzo (14.7). Chiude la Basilicata, con un ranking pari a 0. Questi dati- conclude Libera- ci raccontano come una quantità importante di finanziamenti sia stata destinata a regioni i cui Enti non brillano in fatto di trasparenza sui beni confiscati. Circostanza che, una volta di più, ci induce a richiedere con determinazione che si accresca la qualità e la quantità di informazioni pubblicate da parte dei Comuni sul patrimonio confiscato a loro destinato”.