Sanità: nuova Azienda Dulbecco, un’ottima cosa per tutta la Calabria fotogallery

Presenti alla firma tutti i rettori e i sindaci di Catanzaro e Cosenza. Occhiuto: un grande policlinico per un grande ateneo. De Sarro: per il pronto soccorso soluzioni nuove

Manca solo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale, poi il protocollo d’intesa tra Regione Calabria e Università della Magna Graecia di Catanzaro avrà efficacia e il processo di integrazione potrà finalmente partire, “mettendo a terra”, come oggi usa dire, il lungo lavorio che ha portato alla firma odierna, al dodicesimo piano della Cittadella. Officiante Roberto Occhiuto che, al solito, ha saputo giocare bene le sue carte, in parte attribuitogli dal caso ma molte estratte dal mazzo di sua volontà. Poteva essere una festa per una sola Azienda, per una sola università, per una sola città e provincia.

Il presidente è riuscito a trasformarla in una bella giornata per le due Aziende, per tutte le università calabresi, per tutti i capoluoghi, riunendo nella stessa sala, ad applaudire la firma, i due commissari straordinari che tra poco decadranno – Francesco Procopio del Pugliese e Vincenzo La Regina del Mater Domini – i  rettori di tutti gli Atenei – oltre De Sarro, Nicola Leone di Unical, Giuseppe Zimbalatti della Mediterranea e Antonino Zumbo della Dante Alighieri – i sindaci di Catanzaro Nicola Fiorita e di Cosenza Franz Caruso.

Perché, ha spiegato, la nascita di un grande policlinico di 800 e più posti con un fatturato annuo di oltre 400 milioni, al servizio di una grande Università come l’Umg, serve a tutti i calabresi, al loro sistema universitario e al loro sistema sanitario, senza distinzione alcuna. Serve anche alla Calabria come istituzione, perché avere portato a termine in poco più di un anno una pratica aperta da venti, sulla quale si erano inutilmente affaccendati perlomeno quattro dei suoi predecessori, aiuta a comprendere che “in Calabria c’è un governo”, con tutto quanto di sottinteso ci può essere in questa affermazione. Ringrazia tutti i presenti, Occhiuto, e quelli che hanno comunque dato una mano per il buon risultato.

Fanno lo stesso il rettore Giovanbattista De Sarro e il presidente del Consiglio Filippo Mancuso firmatario della legge istitutiva della nuova Azienda, chiamato per questo a condividere il tavolo della firma con i due contraenti. Il suo auspicio è che il nuovo policlinico serva a diminuire l’impatto dei 60mila calabresi che ogni anno scelgono di curarsi fuori regione e, anche, che aumenti il numero degli studenti calabresi che studiano in sede. Mancuso ha fatto un passaggio lievemente politico, ma senza strafare, quado si è sentito in dovere di ringraziare – davanti a una piccola rappresentanza di consiglieri formata da Antonello Talerico, Francesco Afflitto, Antonio Montuoro e Pasqualina Straface presidente della terza commissione – la “sua” maggioranza consiliare che lo ha sostenuto nella proposta di legge e concedendo con magnanimità “a chi non era d’accordo” la lungimiranza di ricredersi.

Anche dal rettore De Sarro molti i ringraziamenti, incombenza inevitabile in un giorno di festa. Ne ha per molti, per i due commissari straordinari che hanno saputo smussare alcuni piccoli attriti, avvisaglia forse dei molti che ci saranno nel prossimo futuro, per l’avvocato dello Stato Ennio Apicella che ha fatto parte della Commissione paritetica come d’altra parte il professore Arturo Pujia.

E non dimentica i suoi colleghi rettori, anzi li accomuna nel comune afflato verso il miglior funzionamento dell’offerta formativa, spezzando una lancia a favore di una diffusa cultura medica regionale. Anzi, visto che si trova, a nome di tutti i rettori porge al presidente Occhiuto la richiesta di più residenze per gli studenti affinché sempre più numerosi e con maggiore rendimento possano affluire ai corsi universitari.

Da oggi, come si lascia sfuggire tar sé e sé il commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti, viene il difficile. La cosa più facile a cui pensare sono i dissidi che potranno scaturire nella definizione dell’organigramma clinico e nell’approntamento dell’atto aziendale. Non nega il rettore che già qualche scintilla c’è stata e altre ne scaturiranno: “anche per questo c’è necessità di un management prestigioso e autorevole” che sappia governare conflitti e frizioni. La scelta del direttore generale della Dulbecco – “una bella cosa che sia stata dedicata al premio Nobel nato a Catanzaro, il primo dei Nobel da me conosciuto” ha detto De Sarro – deve essere condivisa con il presidente Occhiuto e sicuramente un nome sarà già stato prospettato.

Ma ci sono altre incognite tanto grandi che non si può fare finta di ignorare. Come l’urgenza di attivare il secondo Pronto soccorso. De Sarro non si sottrae alla domanda, anzi, a parer suo sarà necessario individuare una soluzione diversa da quella originariamente prevista nel progetto del Policlinico: “Sono passati più di vent’anni da allora e molte cose sono cambiate. Occorre pensare soprattutto alla necessità che il paziente che presenta urgenze sia facilitato nell’accettazione e che il pronto soccorso sia vicino alle sale e operatorie e alle strutture diagnostiche strumentali. Ma c’è tutta la buona volontà di affrontare questo e altri problemi, e di risolverli”.