Bari – Reggiana per la serie B. Catanzaro prova ad allargare la compagine societaria

Occhi puntati mercoledì sera al "Mapei Stadium" di Reggio Emilia

Sarà Reggiana-Bari l’atto conclusivo della stagione del Covid in LegaPro: da questa sfida, in programma mercoledì sera al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, uscirà fuori la quarta promossa in Serie B da i tre raggruppamenti di C. L’ex giallorosso Favalli pronto a sfidare gli altrettanto ex D’Ursi e Maita. E non c’è dubbio che a dover scegliere, dalla scomoda posizione di spettatore obbligato, il Catanzaro faccia decisamente il tifo per i galletti. Da un punto di vista sportivo, innanzitutto: perché se i biancorossi dovessero farcela a battere i granata nella sfida finale degli spareggi, le aquile si ritroverebbero un avversario di meno in pista nella prossima stagione e non sarebbe affatto cosa da poco a giudicare dal rodeo che andrà come ogni anno delineandosi nel raggruppamento meridionale. Salendo in B il Bari si sfilerebbe dalla corsa e lascerebbe a Catanzaro, appunto, – ma bisognerà vedere le ambizioni effettivamente nutrite dalla società – a Palermo, Ternana e qualche altra corazzata l'”hard-mission” della risalita dall’inferno.

Anche da un punto di vista prettamente economico il successo barese sarebbe gradito: vincendo i pugliesi nelle casse di via Gioacchino da Fiore verrebbe drenato anche il bonus promozione legato in clausola al contratto di capitan Maita, un gruzzoletto di una sessantina di mila euro circa che i due club avevano fissato a gennaio. Occhi sulla sfida, dunque. Con l’ovvio rammarico di non poter esserne i protagonisti e l’impellente necessità di chiarire presto gli orizzonti per il futuro. In questo frangente la preoccupazione dei vertici resta quella di allargare il più possibile la compagine societaria e qualche porta aperta la si sarebbe rintracciata in provincia.