“Un Catanzaro formato Real”: Vivarini sprona ed indica la strada per la Cremonese

Il tecnico giallorosso da Giovino: «Non fare come con il Como: sarà tosta e servirà applicazione. Esame di maturità? Dobbiamo dimostrare di essere grandi». Out Verna e D'Andrea

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«Non essere riusciti a fare risultato contro il Como, davanti ad uno stadio pienissimo, è stato un dispiacere enorme: non dovremo ripeterlo questa volta e per riuscirci sarà necessaria la massima concentrazione». Tocca le corde del cuore Vivarini. Richiamando alla vigilia del match contro la Cremonese il precedente amaro dello scontro diretto contro i lariani terminato in maniera sfavorevole dal punto di vista del risultato, comunque sempre tra gli applausi della tifoseria sulle gradinate.

Generico aprile 2024

Quel passo falso ha ferito nel profondo e si vede. Ha anche precluso una certa via nel rush finale della stagione alle aquile ed è con l’auspicio che possa aver insegnato qualcosa che il tecnico lo adotta come punto di partenza per analizzare la prossima sfida ai grigiorossi. Il dispiacere di ieri come stimolo per domani. Ed è chiaro anche che Catanzaro servirà per fare bottino pieno nel faccia a faccia contro i lombardi: un Catanzaro versione Real dal punto di vista mentale liberamente ispirato a quello ancelottiano.

CATANZARO FORMATO REAL – «È una partita impegnativa per noi – ha sottolineato l’allenatore abruzzese – incontriamo un avversario di livello assoluto, che ha investito tanto ed era partito con ambizioni di promozione diretta. Ultimamente hanno perso qualche punto ma dobbiamo aspettarceli con tanta voglia di fare bene; speriamo di opporre una prestazione all’altezza perché contro una squadra così non si fa strada senza applicazione».

Parolina magica quest’ultima, come detto ricollegata al recente scontro europeo tra madridisti e citizens. «Importante sarà imitare gli spagnoli: fare ciò che si deve alla perfezione – la spiegazione di Vivarini – La linea difensiva della Cremonese è forte, i loro attaccanti di altra categoria ma conosciamo anche la nostra di forza e sono convinto che ne verrà fuori una partita bellissima».

ESAME DI MATURITÀ – Non come quella dell’andata: questo è sicuro. Anche perché con il tempo entrambe le rivali – ora in lotta alla pari per un posto nei playoff – sono cresciute, sono maturate o si sono evolute. «Eravamo contratti e preoccupati ad agosto: non avevamo ancora la consapevolezza e le certezze di oggi – ricorda il tecnico – Il freno a mano era visibilmente tirato anche nelle occasioni create, ora la situazione è cambiata e possiamo dire che si tratterà di esame di maturità. Lo step che dobbiamo compiere è diventare una squadra forte con le forti – l’affondo – contro il Como non abbiamo demeritato ma abbiamo perso e ci siamo preclusi qualche situazione; la curiosità è ora quella di capire se possiamo essere grandi anche noi».

INFERMERIA – Dal punto di vista degli uomini due sono le note dolenti: quella già nota di D’Andrea – «Non so come è andata, a me hanno detto solo che non lo avremo più» – e quella più recente di Verna – out per un sovraccarico muscolare causato dal terreno pesante.

«D’Andrea ci garantiva profondità e l’uno contro uno: in diverse situazioni ci ha dato vantaggi – il commento – possiamo sopperire tranquillamente alla cosa però traendo da altri dinamismo, corsa ed intelligenza tattica. La buona notizia è la disponibilità di tutti gli effettivi in difesa: Brighenti ha ripreso a pieno servizio e questo tornerà utile».

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