Riaprono i musei, rivive l’arte in città: ecco le regole principali di accesso foto

Mascherine, igiene per le mani e procedura di ingresso

La rete provinciale dei musei  – costituita da Musmi, Marca e March – ha riaperto i battenti in città e così anche il mondo dell’arte e della cultura si prepara a vivere la fase del ritorno graduale alla normalità. Come era lecito aspettarsi, è inutile parlare ancora di numeri e di visite, ci vorrà ancora del tempo affinché le attività possano tornare a registrare i dati pre lockdown. Ma la riapertura al pubblico, proprio nel giorno della Festa della Repubblica, rappresenta soprattutto un segnale di fiducia che parte proprio dai musei pubblici come luoghi depositari della storia e dell’identità del territorio.

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Le regole per l’accesso sono chiare e precise: bisogna entrare tutti muniti di mascherina, utilizzando all’ingresso le soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani. Una dettagliata cartellonistica spiega le principali misure di prevenzione da adottare, come l’obbligo di distanziamento, mentre una segnaletica accompagna i percorsi dei visitatori.
Il Marca offre al pubblico la possibilità di scoprire i percorsi espositivi purtroppo rimasti in stand-by a causa dell’emergenza coronavirus – “Memoria di un giardino” di Maria Luigia Gioffrè e “Looking forward to the past” con le opere dello scultore Massimiliano Pelletti – oltre alle collezioni permanenti. Gli orari di ingresso sono dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:30, tutti i giorni escluso il lunedì. Anche spostandosi al Musmi, il museo storico militare nella splendida cornice del Parco della Biodiversità, c’è la medesima attenzione per la sicurezza del pubblico, in particolare il personale addetto della Di.Co, che gestisce i servizi di accoglienza qui come al Marca, spiega che possono sostare massimo cinque persone a sala. Resta, comunque, l’esperienza suggestiva di un viaggio tra reperti e ricostruzioni d’epoca che incuriosisce e affascina.

Ancora, altra tappa al March, il museo archeologico e numismatico provinciale in Villa Margherita, la più antica istituzione museale calabrese con la sua collezione di monete e testimonianze archeologiche di ogni epoca e il simpatico robot “custode” Italo di Massimo Sirelli. Il museo è aperto da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 13.00, con un preciso regolamento per gli accessi e l’invito a prenotarsi. I gestori della società 4Culture hanno riaperto le porte con rinnovato entusiasmo dopo i lunghi mesi di fermo, sebbene le perdite economiche saranno difficilmente ripianabili e notevoli i sacrifici per preservare i posti di lavoro. Quello che non manca è tanta buona volontà nel riprendere il cammino e nel non mollare, aspettando la risposta dei visitatori. Le mostre citate sono realizzate in collaborazione con Fondazione Guglielmo.